Fra pochi
giorni verrà pubblicato sul sito del Ministero della Difesa il bando per il
concorso per l’ammissione alla Scuola Militare Esercito, Marina e Aeronautica.
Molti non
sanno di cosa si tratti, non conoscono “la materia”; spesso confondono la
Scuola Militare con l’Accademia Militare.
Per certi
versi direi che grazie a questi miei articoli, alle locandine che ho affisso
nei licei, alla nostra pagina Facebook dove teniamo aggiornati tutti sugli
eventi che riguardano la Scuola Militare, molti scoprono questo mondo che
purtroppo viene tenuto troppo nascosto e spesso male interpretato, proprio a
causa della scarsa informazione. Per questo inviterei tutti ad informarvi, sul
sito ufficiale del Ministero della Difesa e sui siti ufficiali delle Scuole
Militari, di cosa effettivamente si tratti.
A questo
punto, magari vi siete fatti un giretto sui siti che ho indicato e avete fatto
le vostre scoperte; vi siete fatti un’idea, probabilmente con qualche altro
dubbio da chiarire, e ne volete sapere di più. Bene, per questo è sufficiente
contattarmi all'indirizzo mail che trovate sotto.
Però starete
facendo anche qualche ragionamento pensando: “sì, però ormai è tardi”; “chissà
quanto ci sarà da studiare”; “il mio
amico l’anno scorso l’ha fatto, ha studiato per un anno, ma non è passato”;
e tanti altri pensieri simili.
Bene,
volevo tranquillizzarvi subito e dirvi che le vostre preoccupazioni sono del tutto
infondate. Per affrontare il concorso è sì necessaria una preparazione
particolare, che però non ha nulla a che vedere col percorso scolastico, che
non prevede il dover “imparare a memoria” chissà quali regole o concetti, che
non ha nulla a che vedere con il conoscere i regolamenti militari, o non saprei cos'altro di strano vi possa venire in mente.
Questo argomento
l’ho già affrontato in un post precedente (cliccate qui per leggerlo). L’unica
cosa che ripeto sempre anche a chi in questi giorni mi ha contattato, è che è
importante studiare a scuola; per il resto ci si può preparare con serenità.
A proposito
dei tempi di preparazione, voglio riferirvi di quanto emerso parlando col
preside di un liceo, dove mi ero recato per esporre le locandine e per mettermi
a disposizione dell’Istituto nel caso ci fossero più ragazzi interessati a
saperne di più sul concorso e la Scuola.
Era il
mese di febbraio.
Il
dirigente scolastico, anche con un certo comprensibile orgoglio, mi dice: “Ah, sì. Pensi che noi abbiamo un ragazzo che
si sta preparando proprio per il concorso già da qualche tempo; ogni tanto gli
diamo il permesso per assentarsi dalla scuola per poter frequentare le lezioni
per la preparazione al concorso...”.
Sentire
questa cosa, mi ha sconcertato, e vi spiego i perché e gli errori che purtroppo
i genitori fanno; spesso mal consigliati probabilmente perché coloro a cui si
rivolgono pensano esclusivamente ai propri profitti giocando sulle legittime
ambizioni della famiglia della/del ragazza/o..
1) Era
febbraio; da quello che mi dice il preside capisco che un ragazzo aveva già da
tempo iniziato la preparazione. NON SERVE. A meno che, tutto quel tempo non si
impieghi a spiegare cose che non sono assolutamente utili ed essenziali per il
concorso. Il problema è che in questo modo la/il ragazza/o si stanca concentrando
le sue energie fisiche ed emotive per troppo tempo, magari su argomenti che non
gli servono neppure. Dal punto di vista economico, significa che la famiglia andrà
a pagare costi per un impegno che non solo non serve, ma che diventa
addirittura controproducente per il raggiungimento della calma e tranquillità
emotiva della/del ragazza/o.
2) La cosa
abbastanza assurda è che il ragazzo venga distolto dalla frequentazione della sua
scuola per andare a prepararsi da un’altra parte. NON SERVE. La scuola che
frequenta è sufficiente a dargli la preparazione. Perché dovrebbe andare a
frequentarne un’altra? La conseguenza è sempre quella, ulteriore dispendio di
energie e soldi per nulla. OK, direste voi, “la/il ragazza/o ha qualche materia in cui deve rinfrancarsi”. Bene,
come avreste fatto se non ci fosse stato il concorso? Sicuramente avreste
trovato qualcuno che la/o seguisse in quelle materie, senza perdere ulteriori
ore di scuola. Fatevi i conti: vi sarebbe sicuramente costato di meno e i
risultati sarebbero sicuramente migliori.
3) Avete
anche calcolato, altre a quelli di carattere economico, i costi in termini di
tempo per gli spostamenti? Magari la/il ragazza/o deve essere accompagnato da
qualcuno a quella scuola.
Torniamo a
voi. Se volete affrontare il concorso
siete ancora in tempo per prepararvi. Le prime prove di preselezione
saranno a maggio; vedersi un paio di volte alla settimana, per un’ora o poco
più, è sufficiente a trasmettere alla/al ragazza/o tutto ciò che è
indispensabile sapere per affrontare il test logico-deduttivo. Ripeto, non ci sono
regolette da imparare a memoria. Quello che trasmetto è il metodo che serve per
affrontare tali prove; spiego e faccio fare esercizi perché il cervello deve
stare in allenamento senza stancarsi. Sì, perché è molto facile stancarsi
mentalmente facendo quegli esercizi. Proprio per questo mi raccomando sempre di
non strafare e non dedicare più di mezz'ora al giorno per tenersi in
allenamento.
A proposito
di allenamento....certo non
sottovalutate la preparazione fisica! Beh, potete allenarvi facendovi
seguire da un allenatore di atletica, ma può essere anche sufficiente farsi
consigliare dal professore di educazione fisica. Se non vi ritenete sufficientemente
allenati, perché “non avete mai fatto sport”, ricordatevi che avete 15
anni...in poche settimane, con un allenamento ben seguito da un allenatore,
riuscirete sicuramente a superare i minimi stabiliti dal concorso.
“...E i libri?” quelli ve li diamo noi. Abbiamo
scelto libri specifici per questo tipo di concorsi, curati da coloro che
operano da anni con i concorsi militari.
“Ma hai appena detto che non c’è nulla da
studiare, e tu adesso ci parli di libri?” Sono libri di esercizi, test
logico-deduttivi. Ripeto, non ci sono regole o concetti da imparare a memoria. Anzi,
per risolvere questi esercizi il cervello deve essere abituato a “muoversi”,
non a ricercare concetti immagazzinati; ecco perché parlo di “allenamento”
quando mi riferisco alla preparazione.
Chiudo
ricordando quella ragazza che l’anno scorso mi si presentò con la madre proprio
in questo periodo, preoccupata di essere in ritardo, che altre scuole l’avevano
quasi derisa perché ”si svegliava adesso”
per il concorso. Le spiegai, come ho fatto con voi adesso, che il tempo era
comunque sufficiente.
Questa ragazza
ora sta frequentando la Scuola Militare Nunziatella, ed è questa l’occasione
per ricordarla nuovamente e rinnovarle le congratulazioni.
Buona
Pasqua a voi tutti.
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