giovedì 24 marzo 2016

Siete ancora in tempo per prepararvi

Fra pochi giorni verrà pubblicato sul sito del Ministero della Difesa il bando per il concorso per l’ammissione alla Scuola Militare Esercito, Marina e Aeronautica.

Molti non sanno di cosa si tratti, non conoscono “la materia”; spesso confondono la Scuola Militare con l’Accademia Militare.

Per certi versi direi che grazie a questi miei articoli, alle locandine che ho affisso nei licei, alla nostra pagina Facebook dove teniamo aggiornati tutti sugli eventi che riguardano la Scuola Militare, molti scoprono questo mondo che purtroppo viene tenuto troppo nascosto e spesso male interpretato, proprio a causa della scarsa informazione. Per questo inviterei tutti ad informarvi, sul sito ufficiale del Ministero della Difesa e sui siti ufficiali delle Scuole Militari, di cosa effettivamente si tratti.

A questo punto, magari vi siete fatti un giretto sui siti che ho indicato e avete fatto le vostre scoperte; vi siete fatti un’idea, probabilmente con qualche altro dubbio da chiarire, e ne volete sapere di più. Bene, per questo è sufficiente contattarmi all'indirizzo mail che trovate sotto.

Però starete facendo anche qualche ragionamento pensando: “sì, però ormai è tardi”; “chissà quanto ci sarà da studiare”; “il mio amico l’anno scorso l’ha fatto, ha studiato per un anno, ma non è passato”; e tanti altri pensieri simili.

Bene, volevo tranquillizzarvi subito e dirvi che le vostre preoccupazioni sono del tutto infondate. Per affrontare il concorso è sì necessaria una preparazione particolare, che però non ha nulla a che vedere col percorso scolastico, che non prevede il dover “imparare a memoria” chissà quali regole o concetti, che non ha nulla a che vedere con il conoscere i regolamenti militari, o non saprei cos'altro di strano vi possa venire in mente.

Questo argomento l’ho già affrontato in un post precedente (cliccate qui per leggerlo). L’unica cosa che ripeto sempre anche a chi in questi giorni mi ha contattato, è che è importante studiare a scuola; per il resto ci si può preparare con serenità.

A proposito dei tempi di preparazione, voglio riferirvi di quanto emerso parlando col preside di un liceo, dove mi ero recato per esporre le locandine e per mettermi a disposizione dell’Istituto nel caso ci fossero più ragazzi interessati a saperne di più sul concorso e la Scuola.
Era il mese di febbraio.

Il dirigente scolastico, anche con un certo comprensibile orgoglio, mi dice: “Ah, sì. Pensi che noi abbiamo un ragazzo che si sta preparando proprio per il concorso già da qualche tempo; ogni tanto gli diamo il permesso per assentarsi dalla scuola per poter frequentare le lezioni per la preparazione al concorso...”.
Sentire questa cosa, mi ha sconcertato, e vi spiego i perché e gli errori che purtroppo i genitori fanno; spesso mal consigliati probabilmente perché coloro a cui si rivolgono pensano esclusivamente ai propri profitti giocando sulle legittime ambizioni della famiglia della/del ragazza/o..

1) Era febbraio; da quello che mi dice il preside capisco che un ragazzo aveva già da tempo iniziato la preparazione. NON SERVE. A meno che, tutto quel tempo non si impieghi a spiegare cose che non sono assolutamente utili ed essenziali per il concorso. Il problema è che in questo modo la/il ragazza/o si stanca concentrando le sue energie fisiche ed emotive per troppo tempo, magari su argomenti che non gli servono neppure. Dal punto di vista economico, significa che la famiglia andrà a pagare costi per un impegno che non solo non serve, ma che diventa addirittura controproducente per il raggiungimento della calma e tranquillità emotiva della/del ragazza/o.

2) La cosa abbastanza assurda è che il ragazzo venga distolto dalla frequentazione della sua scuola per andare a prepararsi da un’altra parte. NON SERVE. La scuola che frequenta è sufficiente a dargli la preparazione. Perché dovrebbe andare a frequentarne un’altra? La conseguenza è sempre quella, ulteriore dispendio di energie e soldi per nulla. OK, direste voi, “la/il ragazza/o ha qualche materia in cui deve rinfrancarsi”. Bene, come avreste fatto se non ci fosse stato il concorso? Sicuramente avreste trovato qualcuno che la/o seguisse in quelle materie, senza perdere ulteriori ore di scuola. Fatevi i conti: vi sarebbe sicuramente costato di meno e i risultati sarebbero sicuramente migliori.

3) Avete anche calcolato, altre a quelli di carattere economico, i costi in termini di tempo per gli spostamenti? Magari la/il ragazza/o deve essere accompagnato da qualcuno a quella scuola.

Torniamo a voi. Se volete affrontare il concorso siete ancora in tempo per prepararvi. Le prime prove di preselezione saranno a maggio; vedersi un paio di volte alla settimana, per un’ora o poco più, è sufficiente a trasmettere alla/al ragazza/o tutto ciò che è indispensabile sapere per affrontare il test logico-deduttivo. Ripeto, non ci sono regolette da imparare a memoria. Quello che trasmetto è il metodo che serve per affrontare tali prove; spiego e faccio fare esercizi perché il cervello deve stare in allenamento senza stancarsi. Sì, perché è molto facile stancarsi mentalmente facendo quegli esercizi. Proprio per questo mi raccomando sempre di non strafare e non dedicare più di mezz'ora al giorno per tenersi in allenamento.

A proposito di allenamento....certo non sottovalutate la preparazione fisica! Beh, potete allenarvi facendovi seguire da un allenatore di atletica, ma può essere anche sufficiente farsi consigliare dal professore di educazione fisica. Se non vi ritenete sufficientemente allenati, perché “non avete mai fatto sport”, ricordatevi che avete 15 anni...in poche settimane, con un allenamento ben seguito da un allenatore, riuscirete sicuramente a superare i minimi stabiliti dal concorso.

“...E i libri?” quelli ve li diamo noi. Abbiamo scelto libri specifici per questo tipo di concorsi, curati da coloro che operano da anni con i concorsi militari.
Ma hai appena detto che non c’è nulla da studiare, e tu adesso ci parli di libri?” Sono libri di esercizi, test logico-deduttivi. Ripeto, non ci sono regole o concetti da imparare a memoria. Anzi, per risolvere questi esercizi il cervello deve essere abituato a “muoversi”, non a ricercare concetti immagazzinati; ecco perché parlo di “allenamento” quando mi riferisco alla preparazione.

Chiudo ricordando quella ragazza che l’anno scorso mi si presentò con la madre proprio in questo periodo, preoccupata di essere in ritardo, che altre scuole l’avevano quasi derisa perché ”si svegliava adesso” per il concorso. Le spiegai, come ho fatto con voi adesso, che il tempo era comunque sufficiente.
Questa ragazza ora sta frequentando la Scuola Militare Nunziatella, ed è questa l’occasione per ricordarla nuovamente e rinnovarle le congratulazioni.


Buona Pasqua a voi tutti.